giovedì 10 maggio 2012

Bella, quanto sei bella mia Jenny

" ... Nulla è più terribile
della diversità. Esposta ogni momento
-gridata senza fine- eccezione

incessante -follia sfrenata
come un incendio- contraddizione
da cui ogni giustizia è sconsacrata.

Ah Negri, Ebrei, povere schiere
di segnati e diversi, nati da ventri
innocenti..."
(P.P.Pasolini)


E' proprio un grido senza fine, un grido senza suono, che accompagna qualsiasi interazione con l' altro e persino con ogni cosa.

Sono diversa, non è colpa mia, non è neppure mio merito.
E'.
Perché non lo consideri? Perché fingi che non sia? Ho connessioni e sinapsi indipendenti. Lasciami nella mia pura fatale solitudine.
Provo gioia nei dettagli, negli scorci, in qualche immagine fuggitiva, nell' effimera impercettibile ruga espressiva di un volto.
Vedo poesia dove tu registri semplici fatti ed atti asettici, mi commuovo per effetti irrilevanti, mi annoiano e mi mortificano tutte le convenzioni civili  sociali, che pur a malincuore rispetto: non è abbastanza straordinaria la forza d' animo di sopportare quel che deprime?

Il ragazzo boemo che mi porta a render bella la sua amata cagnolina: non conosce una parola di italiano, non è ricco e forse è un diseredato, ma continua a tornare.  Lo vedo poi lungo il viale alberato con lei al guinzaglio. Camminano felici, lei trotterella al suo fianco e lo guarda da sotto in su con l' espressione impagabile d' amore che solo i cani e qualche bimbo sanno esprimere, e lui le dice 'Bella Jenny, quanto sei bella, mia Jenny' e le posa un bacio sulla testa, prendendola in braccio, allegramente. Lei ricambia le effusioni,  sono una coppia sinergica: si bastano, divertendosi un mondo.

Avevo dimenticato che era quella la mia idea d' Amore: corrispondenza di piaceri 'metafisici' ché tanto quelli fisici sono effimeri, merce dozzinale sempre sopravvalutata, alla portata di tutti, buoni o cattivi, empi e giusti, anime belle e spiriti gretti, menti brillanti ed imbecilli...
Epperò non mi ci sono imbattuta mai.

E questa è terribile diversità.


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